Taissar per no desmentegar

Dapor M.

L’anghiro.

VALLARSA Notizie n. 22, 1998. Pag. 50.

“L’anghiro” è un’asta avente in cima due uncini di ferro, uno diritto e l’altro adunco. Serviva spostare i tronchi.

 

La lissia.

VALLARSA Notizie n. 23, 1998. Pagg. 48-49.

“La lissia” o liscia, è sinonimo di bucato e per fare la “lissia” c’erano tutti gli attrezzi che venivano preparati, a partire dalla brenta.

I contadini e l’inverno.

“I contadini e l’inverno” ed i lavori che facevano in quel periodo poco favorevole per lavorare all’aperto.

Coltivazioni dimenticate.

“Coltivazioni dimenticate” quali la spelta, il sorgo, il canevo, il forrmenton.

Il mulinello da grano.

“Il mulinello da grano” serve a separare il grano dalle impurità.

VALLARSA Notizie n. 24, 1999. Pagg. 40-43.

 

Il mulino.

VALLARSA Notizie n. 25, 1999. Pagg. 28-32.
“Il mulino” è la descrizione del mulino di Arlanch e del suo funzionamento.

 

Slittoni.

VALLARSA Notizie n. 26, 1999. Pagg. 20-23.
“Slittoni”. Erano l’unico mezzo di trasporto utile per arrivare ovunque nei luoghi più impervi e portare a casa legna, fieno, strame.

 

La macellazione del maiale nella tradizione.

VALLARSA Notizie n. 27, 2000. Pagg. 20-22.
“La macellazione del maiale nella tradizione” è la descrizione della lavorazione della carne di maiale che, dopo essere stato allevato, diveniva un’importante e preziosa fonte di nutrimento per tutta la famiglia specialmente durante l’inverno.

 

Latte di malga.

VALLARSA Notizie n. 28, 2001. Pagg. 44-47

Descrive il lavoro che si faceva nelle malghe.